03-30-2020, 10:08 PM
Per quanto non apprezzi fare la parte del cattivo (visto che a quanto pare è così che la gente interpreta le mie parole quando dico quello che penso) voglio comunque provare a scrivere due parole, sperando di avere a che fare con una persona adulta.
Partiamo dal principio. Io e gli altri malati di mente che scrivono sul sito siamo solamente un gruppo di persone che si divertono a scrivere storie, nulla di più. Ma, per arrivare al nostro livello attuale ne abbiamo tirate di madonne. Io avrò riscritto la mia storia almeno… Boh, non saprei nemmeno più, forse sette od otto volte. Questo per farti capire che nessuno di noi ha iniziato da chissà quale livello tecnico e se ora proviamo a dare qualche consiglio è solamente per aiutare qualcun’altro.
Ora, fatta questa premessa, inizio il mio discorso.
Nei pochissimi capitoli pubblicati hai facilmente materiale per un intero arco narrativo, o poco meno. Prova a rileggere quello che hai scritto e pensarci. Prova a prendere un foglio di carta e segnare, uno per uno, tutti gli eventi che accadono e poi prova a collegarli fra loro seguendo l’ordine della narrazione. Ognuno di questi eventi avrà poi dei personaggi primari e secondari, oltre che spiegazioni sul sistema e sul mondo. Oltre a questo, immagina di dare ad ognuno, si fa per dire, di questi personaggi un’anima e dei sentimenti (e degli obiettivi logici).
Sono sicuro che a quel punto ti accorgerai che potresti scrivere decine e decine di pagine sfruttando solamente il materiale di partenza. Non solo, grazie al tempo dedicato ad ogni evento, tutto apparirà al lettore molto più interessante e “vivo”.
Ripartendo da zero avresti l’opportunità di fare qualcosa di meglio. Se una volta non sarà sufficiente, potrai farlo una seconda, una terza, una quarta… Fino a quando non arriverai a piantarti un ferro rovente direttamente nella giugulare.
Giusto per farti capire, in questo momento io sto riscrivendo alcuni capitoli iniziali della mia novel perché non mi soddisfano e nel mentre sto tentando di limare via la maggior parte di errori o imperfezioni negli altri capitoli. Sono arrivato alla nona o decima volta in cui riscrivo la mia roba.
Per finire, due note personali.
- Se non sei in grado di gestire gli elementi Litrpg, semplicemente lasciali perdere. Non sono certo quelli che alleggeriranno la lettura. Usa altri sistemi, prendendo spunto da quelli orientali o da quelli occidentali, vale tutto.
- Questa è solamente un critica mossa da opinioni puramente personali, ma la cosa mi urta profondamente. Ti prego di non mischiare nomi provenienti da culture, lingue ed epoche così differenti con leggerezza. Sinceramente mi fa piacere vedere un misto di idee prese dall’ebraismo e dai testi sumerici/babilonesi, ma non puoi fare buttare tutto nel calderone senza una logica. Differenzia per esempio le culture, separando nello spazio, o anche nel tempo, i personaggi ed i luoghi. Oppure fai in modo che almeno un personaggio, dal nome ebraico o babilonese, quantomeno rimanga sorpreso quando sente il nome ‘John’.
Partiamo dal principio. Io e gli altri malati di mente che scrivono sul sito siamo solamente un gruppo di persone che si divertono a scrivere storie, nulla di più. Ma, per arrivare al nostro livello attuale ne abbiamo tirate di madonne. Io avrò riscritto la mia storia almeno… Boh, non saprei nemmeno più, forse sette od otto volte. Questo per farti capire che nessuno di noi ha iniziato da chissà quale livello tecnico e se ora proviamo a dare qualche consiglio è solamente per aiutare qualcun’altro.
Ora, fatta questa premessa, inizio il mio discorso.
Nei pochissimi capitoli pubblicati hai facilmente materiale per un intero arco narrativo, o poco meno. Prova a rileggere quello che hai scritto e pensarci. Prova a prendere un foglio di carta e segnare, uno per uno, tutti gli eventi che accadono e poi prova a collegarli fra loro seguendo l’ordine della narrazione. Ognuno di questi eventi avrà poi dei personaggi primari e secondari, oltre che spiegazioni sul sistema e sul mondo. Oltre a questo, immagina di dare ad ognuno, si fa per dire, di questi personaggi un’anima e dei sentimenti (e degli obiettivi logici).
Sono sicuro che a quel punto ti accorgerai che potresti scrivere decine e decine di pagine sfruttando solamente il materiale di partenza. Non solo, grazie al tempo dedicato ad ogni evento, tutto apparirà al lettore molto più interessante e “vivo”.
Ripartendo da zero avresti l’opportunità di fare qualcosa di meglio. Se una volta non sarà sufficiente, potrai farlo una seconda, una terza, una quarta… Fino a quando non arriverai a piantarti un ferro rovente direttamente nella giugulare.
Giusto per farti capire, in questo momento io sto riscrivendo alcuni capitoli iniziali della mia novel perché non mi soddisfano e nel mentre sto tentando di limare via la maggior parte di errori o imperfezioni negli altri capitoli. Sono arrivato alla nona o decima volta in cui riscrivo la mia roba.
Per finire, due note personali.
- Se non sei in grado di gestire gli elementi Litrpg, semplicemente lasciali perdere. Non sono certo quelli che alleggeriranno la lettura. Usa altri sistemi, prendendo spunto da quelli orientali o da quelli occidentali, vale tutto.
- Questa è solamente un critica mossa da opinioni puramente personali, ma la cosa mi urta profondamente. Ti prego di non mischiare nomi provenienti da culture, lingue ed epoche così differenti con leggerezza. Sinceramente mi fa piacere vedere un misto di idee prese dall’ebraismo e dai testi sumerici/babilonesi, ma non puoi fare buttare tutto nel calderone senza una logica. Differenzia per esempio le culture, separando nello spazio, o anche nel tempo, i personaggi ed i luoghi. Oppure fai in modo che almeno un personaggio, dal nome ebraico o babilonese, quantomeno rimanga sorpreso quando sente il nome ‘John’.